Disfunzione erettile

da | 24 Ott 2021 | Divulgazione, Patologie

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disfunzione erettile

Definizione e frequenza

La disfunzione erettile è l’incapacità persistente di ottenere e/o mantenere un’erezione necessaria per un rapporto sessuale soddisfacente. Pertanto si può distinguere una disfunzione erettile di ottenimento o di mantenimento.

L’impotenza non è altro che un altro nome con la quale si suole spesso denominare la disfunzione erettile.

In Italia ne soffrono circa 3 milioni di uomini (prevalenza globale del 13%), e la sua frequenza tende ad aumentare con l’età.

Cause della disfunzione erettile

La disfunzione erettile è associata a diversi fattori di rischio rientranti in diverse categorie:

  • Vascolari: ipertensione, ipercolesterolemia, obesità, diabete, fumo, sedentarietà.
    Questi sono i principali fattori di rischio della disfunzione erettile.
    È importante sottolineare che la frequenza delle malattie cardiovascolari è elevata nei pazienti con concomitante disfunzione erettile. Al contempo, la disfunzione erettile costituisce un indicatore precoce di malattie cardiovascolari.
  • Farmacologici: antipertensivi, antidepressivi, antiandrogeni od antipsicotici, sostanze voluttuarie (es. alcol, cocaina, eroina, marijuana, steroidi anabolizzanti)
  • Neurologici: malattia di Parkinson, sclerosi multipla, traumi spinali, ictus, diabete
  • Anatomici: fimosi, frenulo breve, curvatura del pene
  • Traumatici: frattura del pene, frattura della pelvi
  • Ormonali: ipogonadismo, iperprolattinemia, ipo-iper tiroidismo, ipo-iper cortisolismo
  • Psicologici: ansia, stress, conflittualità di coppia, traumi psicologici, depressione possono avere come conseguenza l’insorgere di disfunzione erettile, soprattutto nei più pazienti giovani

    Infine, anche la prostatectomia radicale può essere causa di disfunzione erettile, sia su base neurogena che vascolare.

Segnali d’allarme per la disfunzione erettile

Esistono alcuni segnali d’allarme che possono indicare il sopraggiungere della disfunzione erettile e che pertanto devono essere segnalati al medico. Tra questi troviamo:

  • Scomparsa delle erezioni spontanee al momento del risveglio al mattino
  • Diminuzione della massima rigidità del pene quando è in erezione
  • Difficoltà ad avere un secondo rapporto rispetto al passato

La diagnosi della disfunzione erettile

La disfunzione erettile può essere diagnosticata attraverso:

  • Anamnesi medica e psicosessuale (intervista al paziente): per definire le caratteristiche della disfunzione erettile, ricercarne le cause ed identificare i trattamenti eventualmente già utilizzati
  • Esame obiettivo: per valutare l’esistenza di alterazioni anatomiche del pene che possono avere come conseguenza la disfunzione erettile
  • Esami di laboratorio: glicemia, emoglobina glicata, livelli di colesterolo e trigliceridi, testosterone totale

Altri esami diagnostici specifici (es: studi ormonali, l’ecografia dinamica del pene, studi neurologici) sono indicati solo in pazienti selezionati

Il trattamento della disfunzione erettile

Premesse

Il trattamento della disfunzione erettile deve essere personalizzato, cioè deve basarsi sulle caratteristiche, necessità ed aspettative del paziente.

La prima cosa da fare è trattare le eventuali cause “curabili” di disfunzione erettile, come quelle ormonali (carenza di testosterone) o psicologiche.

La modifica dello stile di vita resta poi un cardine della terapia. L’esercizio fisico, una dieta sana ed equilibrata, il controllo del peso e smettere di fumare sono infatti fondamentali per migliorare la propria funzione erettile. In questo contesto, anche il controllo delle malattie che costituiscono un fattore di rischio per la disfunzione erettile deve essere scrupoloso (es: ipertensione, ipercolesterolemia, diabete).

É bene sottolineare che affiancare alla terapia medica specifica un trattamento psicosessuale può massimizzare i risultati della terapia medica.

Terapia orale

La prima linea terapeutica per la disfunzione erettile è spesso costituita dall’assunzione di farmaci per via orale. I farmaci in questione appartengono alla famiglia degli inibitori della fosfodiesterasi di tipo 5, che specificamente sono: sildenafil (Viagra®), tadalafil (Cialis®), vardenafil (Levitra®) e avanafil (Spedra®).

viagra

Questi farmaci vengono venduti come compresse, tuttavia da alcuni anni è disponibile anche una formulazione orodispersibile di sildenafil costituita da un “francobollo” che si scioglie sulla lingua (Rabestrom®, Siler®).
L’assunzione di questi farmaci avviene generalmente qualche decina di minuti prima del rapporto sessuale, tuttavia il tadalafil grazie al suo prolungato effetto può essere assunto anche giornalmente o comunque a cadenza regolare (ciò permette di svincolare il rapporto sessuale dall’assunzione del farmaco). È fondamentale precisare che, perché si verifichi l’effetto dei farmaci orali è necessario uno stimolo sessuale.

Sebbene molti pazienti siano preoccupati dagli effetti collaterali di tali farmaci, generalmente sono ben tollerati, avendo come effetti collaterali più frequenti mal di testa, reflusso gastro-esofageo, congestione nasale, rossore/calore al viso, dolori muscolari. In alcuni pazienti possono causare un calo transitorio della pressione arteriosa, non essendo comunque un effetto collaterale comune. Questi farmaci sono controindicati in chi fa uso di nitrati per problemi cardiaci (ad esempio, il tipico cerotto per il cuore), in chi ha gravi patologie cardiovascolari (in questo caso ad essere controindicato è in realtà il rapporto sessuale) ed in alcuni pazienti con specifiche patologie oculari.

Terapia iniettiva e topica

Nel caso in cui il trattamento farmacologico orale per la disfunzione erettile non porti a risultati soddisfacenti o sia controindicato o non ben tollerato, si può proporre l’iniezione di farmaci vasoattivi (tipicamente alprostadil) nei corpi cavernosi del pene. Il vantaggio di questi farmaci è che inducono l’erezione anche senza stimolazione sessuale del paziente. L’effetto collaterale più frequente è il dolore/fastidio nel sito di iniezione. Infrequentemente possono causare priapismo ischemico, caratterizzato da una erezione persistente e dolorosa che richiede un pronto intervento per la sua risoluzione (urgenza andrologica).

Attualmente, in alternativa alle iniezioni, in commercio sono presenti anche farmaci vasoattivi in crema ad applicazione topica intrauretrale (Vitaros®).

Terapia rigenerativa

onde d'urto disfunzione erettile

Le onde d’urto (Li-ESWT) sono un trattamento che ha lo scopo di “ripristinare” la normale vascolarizzazione del pene, fungendo pertanto come una sorta di terapia riabilitativa. Sono indicate in pazienti con disfunzione erettile di origine vascolare di gravità lieve o poco responsiva ai farmaci orali. In generale possono essere proposte, quando indicate, se il paziente chiede una soluzione definitiva e non vuole essere sottoposto ad intervento chirurgico. Il trattamento consiste in varie sessioni in cui il pene è esposto ad onde meccaniche che hanno lo scopo di stimolare la formazione di nuovi vasi sanguigni all’interno di esso. Il trattamento è indolore e generalmente non associato a effetti collaterali rilevanti. I risultati diventano visibili nei mesi successivi alla terapia.

Altre terapie rigenerative sono l’iniezione intracavernosa di plasma ricco di piastrine (PRP) o l’iniezione intracavernosa di cellule staminali. Esse sembrano promettenti ma le evidenze scientifiche a supporto sono ancora limitate.

Vacuum

Nel caso di pazienti anziani, con rapporti sessuali poco frequenti, con diverse patologie, e che richiedono un trattamento non invasivo può essere utilizzato come prima linea di terapia un dispositivo vacuum. Questo è costituito da un cilindro dentro cui si inserisce il pene, dopodichè manualmente o elettricamente viene fatto il vuoto all’interno del cilindro per indurre l’erezione, la quale viene mantenuta mediante l’apposizione di un anello stringente alla base del pene. Richiede una certa destrezza manuale per essere utilizzato. Sono possibili alcuni effetti collaterali come dolore, gonfiore o ecchimosi del pene.

Terapia chirurgica

Nel caso in cui le precedenti linee terapeutiche per la disfunzione erettile abbiano fallito (insoddisfazione del paziente), o se semplicemente il paziente vuole una soluzione definitiva, si può procedere con l’impianto chirurgico di una protesi peniena.
Esistono essenzialmente due tipi di protesi: malleabili ed idrauliche.
La protesi  peniena malleabile è costituita da due cilindri “modellabili”. Una volta impiantati, il pene sarà sempre in stato di semi-erezione ed il paziente potrà “piegare il pene” verso l’alto ogni volta che desidererà avere un rapporto, per poi ripiegarlo verso il basso al termine dell’attività sessuale.
La protesi peniena idraulica generalmente è costituita da tre componenti: i due cilindri nei corpi cavernosi del pene, la pompa nello scroto ed il serbatoio nella parte bassa dell’addome. Quando il paziente desidera un’erezione preme ripetutamente la pompa, che fa defluire il liquido contenuto nel serbatoio ai cilindri che pertanto si irrigidiscono generando l’erezione. Al termine del rapporto sessuale, il paziente può azionare una valvola a livello della pompa per far tornare il liquido dai cilindri al serbatorio, permettendo al pene di ritornare flaccido. La protesi idraulica permette di avere un’erezione con un meccanismo perciò più “naturale”.

La percentuale dei pazienti con disfunzione erettile soddisfatti dopo l’impianto di protesi peniene è estremamente elevata, ma ovviamente l’intervento non è scevro da possibili complicanze anche gravi.

Bibliografia

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Argomenti articolo: Andrologia | Erezione

Autore articolo: Dott. Celeste Manfredi

Specialista Urologo ed Andrologo, autore di articoli scientifici su numerose riviste internazionali ed appassionato di divulgazione scientifica.

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