Eiaculazione precoce

da | 30 Dic 2021 | Divulgazione, Patologie

Ti trovi su: Home » Patologie » Eiaculazione precoce
eiaculazione precoce

Definizione

tempo

La eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale maschile caratterizzata da:

  • Eiaculazione che avviene sempre o quasi sempre entro circa 1 minuto di penetrazione vaginale dalla prima esperienza sessuale, oppure riduzione significativa della durata con eiaculazione che avviene spesso in circa 3 minuti o meno
  • Incapacità di ritardare l’eiaculazione in tutte o quasi tutte le penetrazioni vaginali
  • Conseguenze personali negative come sofferenza, fastidio, frustrazione e/o evitamento di intimità sessuale

Classificazione

Si possono distinguere due forme principali di eiaculazione precoce:

  • Primaria (lifelong): presente dal primo rapporto sessuale
  • Secondaria (acquisita): insorta dopo un periodo in cui il disturbo non era presente (con durata normale)

Altre forme specifiche:

  • Ante portam: eiaculazione prima della penetrazione vaginale. É considerata la forma più severa di eiaculazione precoce
  • Variabile: eiaculazione precoce che si verifica irregolarmente. Rappresenta una normale variazione della performance sessuale di ogni individuo
  • Soggettiva: percezione soggettiva di eiaculazione precoce in presenza di un normale tempo di latenza eiaculatoria

Frequenza

La reale prevalenza è difficile da valutare dato che meno del 10% dei pazienti affetti da eiaculazione precoce si rivolge al medico e la definizione e gli strumenti utilizzati per la diagnosi possono variare. Certamente la eiaculazione precoce è una delle disfunzioni sessuali più comuni dell’uomo. Alcuni studi hanno segnalato una prevalenza anche del 30-60% nella popolazione, tuttavia ricerche più recenti hanno stimato una prevalenza di circa il 4-10%. La prevalenza non sembra influenzata significativamente dall’età.

Fattori di rischio per eiaculazione precoce

  • Disfunzione erettile. Come un cane che si morde la coda: la consapevolezza di soffrire di disfunzione erettile e la paura di perdere l’erezione ottenuta possono favorire la eiaculazione precoce, a loro volta la eiaculazione precoce e l’ansia da prestazione ad essa associata possono causare la disfunzione erettile.
  • Prostatite. Una elevata percentuale di pazienti con prostatite soffre di eiaculazione precoce.
  • Predisposizione genetica (in particolare per la forma primaria)
  • Disfunzioni tiroidee
  • Diabete
  • Obesità
  • Sedentarietà
  • Stress o problemi emotivi
  • Esperienze sessuali traumatiche

Diagnosi di eiaculazione precoce

  • Anamnesi medica e psicosessuale
  • Esame obiettivo: in particolare del pene ed eventualmente della prostata
  • Esami di laboratorio e neuro-psicologici: non indicati di routine

Per la diagnosi è fondamentale valutare il tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT), cioè il tempo tra la penetrazione vaginale e l’eiaculazione. Questo è determinato in genere sulla base dell’autovalutazione (stima) del paziente e della partner.

Terapia della eiaculazione precoce

Se coesistono disfunzione erettile o prostatite vanno trattate per prime, ciò potrebbe risolvere il problema della eiaculazione precoce senza ulteriori trattamenti.

Esistono numerose strategie che possono migliorare la durata del rapporto e perciò possono essere tentate prima di iniziare una terapia specifica per la eiaculazione precoce: masturbazione con eiaculazione prima del rapporto sessuale, preservativo ritardante, posizioni meno stimolanti durante il rapporto sessuale (es: uomo disteso e partner sopra).

Quando le suddette strategie da sole non sono sufficienti, si può ricorrere ad una terapia farmacologica:

  • Dapoxetina: farmaco appartenente alla classe degli SSRI a breve durata d’azione assunto per via orale al bisogno
  • Anestetici locali (es: lidocaina/prilocaina): applicati localmente al bisogno sotto forma di crema o spray
  • Altri farmaci: SSRI o clomipramina ad uso cronico, tramadolo al bisogno, iPDE5 (anche senza disfunzione erettile)

Un ruolo importante è assunto anche dalla terapia comportamentale/psicologica. In tale ambito, esistono alcune tecniche da praticare da soli o con la partner che possono aiutare a controllare meglio la eiaculazione e pertanto a migliorare la durata del rapporto. Alcuni esempi sono la tecnica stop-start e la tecnica squeeze.

Nei pazienti con frenulo breve la frenuloplastica può essere un’opzione terapeutica. Gli esercizi per la muscolatura del pavimento pelvico possono migliorare la durata del rapporto in pazienti selezionati.

Bibliografia

Leggi il disclaimer medico

Condividi questo articolo
Argomenti articolo: Andrologia | Eiaculazione

Autore articolo: Dott. Celeste Manfredi

Specialista Urologo ed Andrologo, autore di articoli scientifici su numerose riviste internazionali ed appassionato di divulgazione scientifica.

Visita specialistica andrologica

Di cosa si occupa l'andrologo? L’andrologo è il medico che si occupa della prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie dell'apparato genitale maschile, con particolare attenzione alla salute sessuale e riproduttiva dell’uomo. Pertanto, l'andrologo è per l'uomo...

Visita specialistica urologica

Di cosa si occupa l'urologo? L’urologo è il medico specializzato nella prevenzione, la diagnosi ed il trattamento delle malattie dell'apparato urinario sia dell'uomo che della donna e dell'apparato genitale maschile. Pertanto, contrariamente a quanto molti pazienti...

Ecografia dell’apparato urinario

Cos'è l'ecografia dell'apparato urinario? L’ecografia è un esame diagnostico non invasivo che utilizzando onde sonore ad alta frequenza (ultrasuoni)  emesse da una sonda poggiata sulla pelle del paziente permette di visualizzare gli organi sottostanti. È un...

È l'ora di risolvere i tuoi problemi

Prenota subito una visita specialistica urologica o andrologica

Altri articoli che potrebbero interessarti

Pene curvo

Pene curvo

La Malattia di La Peyronie è una patologia caratterizzata dallo sviluppo di una placca nel pene con conseguente pene curvo in erezione.

leggi tutto
Calcoli renali

Calcoli renali

La calcolosi renale o urolitiasi è una condizione caratterizzata dalla presenza di calcoli nelle vie urinarie. É molto diffusa nei paesi sviluppati, dove ne soffre oltre il 10% della popolazione.

leggi tutto
Iperplasia prostatica benigna

Iperplasia prostatica benigna

L’iperplasia prostatica benigna è una patologia benigna caratterizzata dall’aumento di volume della prostata. Comincia a svilupparsi a partire dai 40 anni e la sua frequenza aumenta con l’età, colpendo oltre l’80% della popolazione maschile con un’età superiore ad 80 anni.

leggi tutto