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Definizione
La eiaculazione precoce è una disfunzione sessuale maschile caratterizzata da:
- Eiaculazione che avviene sempre o quasi sempre entro circa 1 minuto di penetrazione vaginale dalla prima esperienza sessuale, oppure riduzione significativa della durata con eiaculazione che avviene spesso in circa 3 minuti o meno
- Incapacità di ritardare l’eiaculazione in tutte o quasi tutte le penetrazioni vaginali
- Conseguenze personali negative come sofferenza, fastidio, frustrazione e/o evitamento di intimità sessuale
Classificazione
Si possono distinguere due forme principali di eiaculazione precoce:
- Primaria (lifelong): presente dal primo rapporto sessuale
- Secondaria (acquisita): insorta dopo un periodo in cui il disturbo non era presente (con durata normale)
Altre forme specifiche:
- Ante portam: eiaculazione prima della penetrazione vaginale. É considerata la forma più severa di eiaculazione precoce
- Variabile: eiaculazione precoce che si verifica irregolarmente. Rappresenta una normale variazione della performance sessuale di ogni individuo
- Soggettiva: percezione soggettiva di eiaculazione precoce in presenza di un normale tempo di latenza eiaculatoria
Frequenza
La reale prevalenza è difficile da valutare dato che meno del 10% dei pazienti affetti da eiaculazione precoce si rivolge al medico e la definizione e gli strumenti utilizzati per la diagnosi possono variare. Certamente la eiaculazione precoce è una delle disfunzioni sessuali più comuni dell’uomo. Alcuni studi hanno segnalato una prevalenza anche del 30-60% nella popolazione, tuttavia ricerche più recenti hanno stimato una prevalenza di circa il 4-10%. La prevalenza non sembra influenzata significativamente dall’età.
Fattori di rischio per eiaculazione precoce
- Disfunzione erettile. Come un cane che si morde la coda: la consapevolezza di soffrire di disfunzione erettile e la paura di perdere l’erezione ottenuta possono favorire la eiaculazione precoce, a loro volta la eiaculazione precoce e l’ansia da prestazione ad essa associata possono causare la disfunzione erettile.
- Prostatite. Una elevata percentuale di pazienti con prostatite soffre di eiaculazione precoce.
- Predisposizione genetica (in particolare per la forma primaria)
- Disfunzioni tiroidee
- Diabete
- Obesità
- Sedentarietà
- Stress o problemi emotivi
- Esperienze sessuali traumatiche
Diagnosi di eiaculazione precoce
- Anamnesi medica e psicosessuale
- Esame obiettivo: in particolare del pene ed eventualmente della prostata
- Esami di laboratorio e neuro-psicologici: non indicati di routine
Per la diagnosi è fondamentale valutare il tempo di latenza eiaculatoria intravaginale (IELT), cioè il tempo tra la penetrazione vaginale e l’eiaculazione. Questo è determinato in genere sulla base dell’autovalutazione (stima) del paziente e della partner.
Terapia della eiaculazione precoce
Se coesistono disfunzione erettile o prostatite vanno trattate per prime, ciò potrebbe risolvere il problema della eiaculazione precoce senza ulteriori trattamenti.
Esistono numerose strategie che possono migliorare la durata del rapporto e perciò possono essere tentate prima di iniziare una terapia specifica per la eiaculazione precoce: masturbazione con eiaculazione prima del rapporto sessuale, preservativo ritardante, posizioni meno stimolanti durante il rapporto sessuale (es: uomo disteso e partner sopra).
Quando le suddette strategie da sole non sono sufficienti, si può ricorrere ad una terapia farmacologica:
- Dapoxetina: farmaco appartenente alla classe degli SSRI a breve durata d’azione assunto per via orale al bisogno
- Anestetici locali (es: lidocaina/prilocaina): applicati localmente al bisogno sotto forma di crema o spray
- Altri farmaci: SSRI o clomipramina ad uso cronico, tramadolo al bisogno, iPDE5 (anche senza disfunzione erettile)
Un ruolo importante è assunto anche dalla terapia comportamentale/psicologica. In tale ambito, esistono alcune tecniche da praticare da soli o con la partner che possono aiutare a controllare meglio la eiaculazione e pertanto a migliorare la durata del rapporto. Alcuni esempi sono la tecnica stop-start e la tecnica squeeze.
Nei pazienti con frenulo breve la frenuloplastica può essere un’opzione terapeutica. Gli esercizi per la muscolatura del pavimento pelvico possono migliorare la durata del rapporto in pazienti selezionati.
Bibliografia
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- EAU Guidelines. Edn. presented at the EAU Annual Congress Amsterdam 2020. ISBN 978-94-92671-07-3
- Manfredi C. (2020), Urologia. In S. Michelini and M. Matarazzo (Eds.), Manuale CTO di Medicina e Chirurgia, 5th ed. Madrid: Grupo CTO Editorial. ISBN: 978-84-18099-83-0